domenica 2 novembre 2014


Non sapevo, 
oh non sapevo
amore mio, 
la tua forza 
potesse essere
così grande!
Tu sei,
il mio brivido più intenso,
sei sensualità e passione,
che solletica i miei sensi.
Sembravi così fragile,
così bambino,
così morbido,
quando stringevo
nel mio sguardo il tuo.
Scivoli
dapprima lentamente,
poi con sempre
più ardore
sui miei seni,
sui miei fianchi.
Ora sei fuoco che mi brucia,
acqua che mi spegne,
terra che mi accoglie,
aria che mi fa volare,
ora, oh sì, ora sei forte
come la vita
che mi prende
come la morte
che mi attende,
come la voglia di te
che mi mette in ginocchio,
per farmi urlare il tuo nome.
Le mie parole d'amore,
diventano fuoco
sulla tua pelle,
labbra irresistibili,
che solo sfiorandoti
incendiano ogni
centimetro del tuo corpo
fremente.
Nel vento, nella notte, nell'infinito
per supplicarti
di stare ancora con me,
nel bene, nel male,
ma con me, dentro di me
per sempre e ancora più in là
il mio essere
reagisce,
trema,
sussulta di te,
e con te.
E l'alta marea
di estasi
ci assale
correi
di questa passione
senza fine.
È un continuo susseguirsi,
di fremiti insaziabili,
una sete di noi,
inesauribile,
mischiata a baci frenetici
e famelici,
che come in apnea
mi lasciano
senza fiato. 

Sento il freddo avvicinarsi,
ma mi chiudo dentro me
e faccio finta che non esista.
Nel mio intimo nessuno mai 
mi potrà far del male….
Tra il calore della mia auto commiserazione
e il mio sussurrante ego, tutto sembra andar bene.
Mi domando perché non si possa vivere felicemente
nella ignoranza di una illusione.
E mentre cerco di abbandonare i miei pensieri
mi faccio dondolare dal vuoto
e abbracciare dalla morte.


<Bestia>
Non vengo questa sera per il tuo corpo, o bestia a far per te il cibo. Né a scavare per potermi salvare. Chiedo solo un flebile alito di pietà, affinchè tu possa gustarmi con avidità. Divorati e saziati della mia carne ma non ti donerò mai la mia essenza più pura. La mia anima mi appartiene e nessuno me la porterà via. Il crimine che stai compiendo so che non avrai alcun rimorso mai potrà divorare, quell'anima tua che già hai perduto tempo fa. Ed io ormai spenta tra le tue braccia, accetto la mia fine. 

venerdì 31 ottobre 2014


Sono abitatrice delle sabbie, di alte spume.
Mi vuoi chiedere, se mi sento sola?
Bene, certo… sola…
come una donna che attraversa il paese guidando
giorno dopo giorno, lasciandosi dietro
miglio dopo miglio.
Le navi passano per le mie finestre
come il sangue nelle mie vene,
come i piccoli pesci nei fiumi…
Sempre sono una donna,
che, fredda e lieve,
compatendo e un poco amando,
ti cerca forse come un fratello.
Ma vorrei altro.
Non ho vele e ho vene.
Ce l’ho messa tutta per non amarti.
Ma ciò che ho fatto non basta.
Tu hai fatto lo stesso.
E anche questo non basta.
E il mare ha le sirene.
Quieta voglio ringraziare il mio destino;
mai ti perdo del tutto
E io navigo e sto ferma.
Noi che affidiamo ogni nostra decisione
al bizzarro rotolare di una moneta
incapaci di ergerci.
Vedo mondi e sono cieca.
Io e te non siamo di quelli
che se ne vanno in giro
a giurare di non aver mai deluso nessuno
e di provare ancora gusto a vivere come si vive.
Perché questo è un male di famiglia,
essere di sabbia, di acqua, di isola…
e solo quegli occhi tristi,
perdonano quello che non si può perdonare.
E persino senza barca navighiamo nel mare come destinato.
Da diventare l’unica donna dei desideri tuoi?
Il cuore spesse volte prende decisione così sciocche.
Che tutto è mare e niente più.
E noi il nulla

<Essere donna!”
Bacerò lentamente e
dolcemente la tua bocca.
Berremo insieme 
i nostri dolori in un bacio 
d'immensa passione.
Ecciterò i nostri sensi.
Berrai dalla mia bocca,
il dolore che ho dentro,
in un bacio
più profondo.
Conficcherò le unghie
nella tua pelle fino
a farti gridare.
Ecciterò il tuo corpo.
Leccherò le tue ferite.
Giaceremo sfiniti
da un amplesso furioso
di passione e rabbia e
placherò la mia voglia di essere donna. 

Se mi fermo un attimo a pensare, definirei la mia vita un grattacielo, che ho deciso di scalare senza usare l'ascensore. Ad ogni piano un sogno diverso e colorato. Ora che mi trovo al centro dell'edificio il sogno è rimasto uno solo. Un amore travolgente che si trova in cima, obbligandomi a non fermarmi. Gli anni passano e i gradini ora sembrano più alti e ripidi. Continuo la mia salita speranzosa che l'amore resti lì ad aspettarmi. Se non dovesse essere così vorrà dire che ho sbagliato, ma il tempo per me a quel punto sarà scaduto. Non mi resterà che sperare che un gabbiano mi doni le sue ali...

mercoledì 29 ottobre 2014


Al ritmo di musica si ripercorrono tempi
ormai lontani nella nostra memoria e ne si guardano altri, 
con timore, con distacco, impazientemente.
Ciò che è omai ricordo riaffiora con 
piacevole nostalgia nei nostroi pensieri.
Un passato quasi ignorato...
una corsa frenetica ed allucinata verso ciò che non sappiamo sarà,
ciò che non sappiamo saremo.
Così i valori e le vittorie conquistate,
guadagnate negli anni addietro,
divengono nulla, oblio.
Incoscenza del non essere domani;
lontana ormai la percezione del presente.
Se già siamo passato, come potremo presuntuosamente
pensare di essere quell'incerto futuro???
Impazienti di divenire, incoscenti di essere...
la vita si svolge su un grande palcoscenico..
L'uomo...il suo divenir danzando..
ed una ruota che si muove implacabile..
"il tempo".

E da questo astioso silenzio
cerco conforto..
Da ogni secondo che passa,
da ogni luna che sorge
estrapolo dalla mia mente la tua illusione
che come edera m'avvolge..
senza alcun ritegno,
senza consolazione..
In questi effimeri versi cerco rifugio
quando tutto intorno a me sembra svanire,
quando il mio cuore gronda
per lo strazio delle parole che feriscono,
dei silenzi che trascinano verso il precipizio..
E non odo piu cuore
in tutta questa vita..
Ma puo dunque esser definita ancor tale?..
E chiudo così gli occhi
travolta da un fiume d'illusioni,
che sfociano sempre ed inesorabilmente
in un mare di delusioni..

Amo sognare.... Sognare e vivere... vivere e sognare, due cose che vanno a braccetto.... 
la prima ci illude, ma sa anche confortare.... 
Il nostro cuore si rifugia nel sogno.. dove trova le emozioni dei sensi, ne fa la sua alcova. 
Il risveglio fà male, tutto è svanito, siamo nella realtà da dove eravamo fuggiti... 
Amo lasciarmi andare, costruire un mio mondo, i miei amori, sono figlia del sogno,
se s’infrange ce n’è subito un altro.
Senza sogni non saremmo niente.... essi sono il nostro piccolo grande segreto,
per evadere da una vita non perfetta...
abbiamo bisogno delle illusioni, anche solo per una notte...


Mi piace sfiorare con la mano le tue labbra silenziose, quelle che non parlano mai, che stanno in silenzio, che sanno mordere con il tuo fascino, e si stringono d’amore quando nel letto tocchi il paradiso, mi piace così, quando lentamente ti bacio e tu e loro restate in silenzio, il sapore di te nella mia bocca, su le mie mani, quelle labbra così nascoste dal mondo, che si sciolgono quando le scaldo con la mia lingua, che si aprono come fiori ricchi di emozioni quando ci soffio sopra, o quando le faccio danzare con le mie dita, dentro di te mille esplosioni, il sangue bolle e il cuore scoppia, quelle labbra silenziose, che quando devono gridare nessuno le sente, ma dentro di te tutto rimbomba!

Quando mi sei accanto
sento la passione prendere il sopravvento
su di me e su tutto ciò 
che fa parte di me.
Se lascerai, le mie mani, 
stringere le tue,
cingere i tuoi fianchi,
accarezzare i tuoi capelli,
sfiorare il tuo viso...
Il sangue scorre nelle mie vene
con un movimento impetuoso;
lo sento pulsare
e sembra fuoco che brucia dentro me.
Se lascerai, le mie labbra,
avvicinare le tue gote,
toccare la bianca pelle del tuo lungo collo,
unirsi carnalmente con le tue...
Mi sale fino alla gola
e poi esplode
con un lunghissimo e potente getto:
è l'amore che provo per te
che richiama il tuo corpo;
il drago che mi appartiene
che brama di entrare in me.
Se lascerai, il mio sguardo,
incantarsi nei tuoi occhi,
penetrare nel tuo animo,
indurti a togliere i vestiti, miei, tuoi, nostri...
Il fuoco che brucia dentro me
non ha fine, non ha limiti:
è come un fiume in piena
che cerca di essere smorzato
e solo tu sai come fare.
Se lascerai, il mio corpo,
adagiarsi fianco, sopra, sotto il tuo,
esprimere l'infinito desiderio in una strenua unione,
in un perpetuo movimento...
Aferrami, liberami dalle paure
che mi tormentano:
fà sì che il mio corpo
si abbandoni al tuo:
prendimi, sono solo tua!
Se tu solo lo lascerai,
sappi che non sarà per sempre,
ma qualora fosse anche una sola volta,
sarà come se lo fosse stato,
per sempre,
anzi... di più.

giovedì 23 ottobre 2014


O' Tu, 
mio amabilissimo uomo,
io che cercavo l'esca confacente per 
prender il pesce giusto, non m'ero mai
accorta d'avere a portata di mano l’arma giusta. 
La lontananza d'irrealtà ti veste
agli occhi miei
e ti fa diverso...
Ormai da molto tento perlomeno
di farmi notare da Te
che un Dio eri e Dio sarai.
Ebbene ora ch'io mi ritrovo qui a scrivere codesto paegno,
risento nascere in me, quella sensazione ch'io
ogni volta che ti scorgo provo.
Sì, tu mi guardi dicendo
che mi pensi,
costantemente, intensamente,
amorosamente..
Un universo di passioni
collocate in modo caotico.
Ogni sensazione
mi prende e mi strugge l'anima,
come la prima volta,
quando all'inizio del cammino della mia misera
vita ti incontrai e non ero ancora niente.
Ora cerco di maggiorare sia me sia il mio cuore che
ancora gentile non è, e che per abbracciare l'anima
Tua dev'esserlo.
ma... nei tuoi occhi ,
che avidamente leggo e rileggo
che a fondo studio,
cercando di capire che
non vi siano tuoi mutamenti
poco mi rassicurano...
Ebbene concludo questo mio pensiero confidando
nel fatto che Tu, prima o poi ti accorgerai di me,
della nobile donna che ancora nobile non è, e assai presa
da Te al punto tale da suscitare in me un universo di passioni,
che mi portano a provare uno smisurato sentimento
che non è definibile con nessuna parola che sia umana.

Io la tua piccola poesia
mi stiracchia al mattino.
Stesa la tuaa pelle
sulla mia freme in quel lambire.
Tendo i versi al cielo
perchè ti arrivino volando.
Geme il mio respiro tenue,
quasi per timore.
E da lassù cala nel cuore
tutto ciò che mi invii.
Rugiada sulle gote
rivoli di te appesi alla tua pelle
guarniscono emozioni
che son traboccate.
Son mille baci tuoi
per mille miei
Silente sciabordio
del piacere che mi induci
quel penetrar divino!
E mille carezze tue
per mille mie.
Raccolsi intorno
al tuo sussurro.
E mille abbracci caldi
per i miei violenti.
Dirigeva sul vento
petali opachi, che fiorivano violenti.
Mille tonnellate d'amore
per mille di passione.
Cingevano il sole
prorompeva l’ardore.
Ed in questo perfetto scambio
di mille per mille,
appare rosso e splendente
il nostro amore..

La strada che porta da te

Cammino nei miei giorni e guardo in su
a passo lento mi aggiro senza un perché
mi sento trasportare non lo so più
per questa strada che porta da te

Seguo la via sospinto dal cuor
non posso fermarmi anche se
è lungo il cammino che porta al mio amor
per questa strada che porta da te

Vedo la fine mi aspetti laggiù
provo a correr ma adesso che c’è
mi prendon mi buttano giù
per questa strada che porta da te

Mi alzo sfinito e cerco la via
smarrito mi chiedo ora dov’è
ma guardo ti trovo ora sei mia
per questa strada che porta da te 

Scorre la mano 
sull’umida nebbia
che gela il vetro

c’è un gioco lassù
di rimpiattini
tra il sole e le nubi

dita in estasi
sfiorano
quel moto infinito

perle di brina
sciolgono su di me
teneri brividi.

Chiudo gli occhi
e penso a ieri
al gioco della notte

al suono dei passi
di piedi nudi
allontanarsi in fretta.

Un amore
rubato
al quotidiano itinerario,

essenza di me,
trionfo
di momenti audaci.......

E sogno, sogno
il ritorno
di carezze furtive

al prossimo tramonto
senza la pioggia
d’un temuto addio

E son qui
fermo al bivio
della mia anima...

Ah, mia incertezza
quale direzione
per la felicità ?

Un sentiero per un patto
aspettando l’alba
della primavera

per liberarsi al sole
della maschera
che cela il volto dell’amore.

giovedì 16 ottobre 2014


Notte piovosa, questa notte che trasuda dolore...
dai rossi mattoni si perdono gocce, e foglie...
scivolano giù per sporche tettoie resti di frasi spezzate,
la paura di certi incontri rubati al buio,
e all'indecoroso silenzio...
Mi prende e frantuma la notte,
che precede il nostro incontrarci.
L'imprevisto è
a intessere la trama del buio cammino, trascinando i piedi,
insozzandoli di fango, e di lascive vergogne...
la mia colpa trova rifugio tra pozzanghere in movimento,
scosse dal vento,
ma tutto questo non basta,
e come potrebbe!
Per farmi sentire libera di te, e più vera...
la luce arriva solo con te
quando l'attesa si trasforma
in solo presente.
Ancora mi chiedo come possa essere fradicio, e dolorante...
i miei vestiti inzuppati, il mio cuore stracolmo di bestemmie
per le tue promesse mai mantenute,
l'anima mia madida di te, nonostante tutto...
Non so se porti con te
ancora l'ombra del dolore.
Ma vedo fiamme spandersi
dalle tue mani a cratere.
Eppure ancora mi chiedo come io possa aver scambiato la luna,
pallida, tremante e dal tono sottile e lieve,
nel suo mormorio…
con il sole, invece... l'ombra del quale gioca con i miei occhi,
e i suoi riflessi mi abbagliano, spaventandomi un poco...
Mi raggiungono, mi lambiscono le guance
diafane e smorte da mille anni
di sonno senza sogni.
Fuori è giorno, orgoglioso sole di primavera
a mostrare i colori,
e di luce rivestirsi, ormai...
e nemmeno una lacrima io trovo,
né una ferita, né sangue,
a giustificare il mio cuore traboccante di dolore,
come fragilissima anfora ricolma...
Tu sei rinato dalle tue ceneri antiche,
ed io sono qui,
pronta, come legna asciutta da ardere
per il tuo fuoco d'amore.

Chiudo gli occhi
musica mi avvolge

come lana morbida nelle mani
sensazione tattile

come seta scivola sfuggente
liscia come morbida pelle

sensazione scivolando
come mani suadenti
sale lungo le cosce

avvolgente e potente
come stretta delle tue gambe
delirio senzafine d'amore

dentro te fondersi
cioccolata tiepida
d'amore dolce
d'anima edulcorata
suadente eterna preghiera.

Volo
col pensiero leggero
con il cuore intimorito
ma volo sempre più in alto.
Volo e non mi fermo
volo per respirare e vivere.
La mia mente sorride asciugando un pianto.
Volo viaggiando di fantasia
sperando di acciuffare un sogno
consapevole dell'impossibile vera felicità
ma volo anche per la serenità
per la tranquillità di una vita normale.
Volo alla ricerca di un'anima
di un'anima simile alla mia
anche se impossibile trovarla uguale.
Volo tra nuvole candide,
tutto banale agli occhi dei semplici
agli occhi di chi non ha tempo
di chi non si legge dentro
di chi giudica l'altrui pensiero.
Volo e me ne frego.
Volo e non mi fermo. 

Tu non sei nessuno per poter giocare con i miei sentimenti
per poter crederti il padrone di tutto.
Testarda solenne luna piena
il tempo ci vomita addosso
le nostre litanie
e brucia perenne la fiamma
del sadico piacere di farci male
ignoriamo amore per darci all'odio
Tu non sei nessuno per pensare che amare una donna
sia nella maniera come pensi tu.
se due anime non sanno essere libere e felici
come possono dare amore e radiosità?
se le urla al piacere sovrastano le stelle e le loro luci
come possiamo fare l'amore senza falsita'?
se nei tuoi occhi non vedo una perla di cielo
ma solo scintille di fuoco che godono se infiammano m
Bè caro io non ci sto a queste tue forme dell'amore sballate
io sono un essere umano,
non il tuo giocattolino
nè tantomeno il tuo straccio.
ma io brucio per te
brucio si per te
brucio qui per te

Immune rancorosità di selvaggi e screzi
stenti di desiderosità dammeli come le ossa il cane
Perenne ventre ucciso
La nostra utopia
Non ha quel sacro valore che aveva
Non ha quel sospiro che prima vagheggiava in noi
Stenti di parole umide senza sorriso
Quindi ti saluto mio caro
e ti dico addio per sempre.
E questo sabbioso dolore
È rabbioso sudore che hai
E questo dolore è eterno davvero.. lo sai
E questo silenzio immane
E solo un sollievo veleno
Ed io quasi non ti rispondo nemmeno
Perchè io ho amato abbastanza il tuo essere come un serpe
e non intendo stare a guardare ancora questo ridicolo spettacolo,
fatto apposta per me.
Tu non sei nessuno
nè tantomeno il tuo crederti un re.
Ma io brucio per te
Io brucio di te
Brucio qui per te

Del cielo l'han cantato
in una stanza,
noi
innamorati persi tra pareti di cobalto,
immersi l'uno nell'altra.
Poi ci accorgemmo
che la sabbia era vera
dove lo scoglio,
abbracciava il suo mare.
Nuclei d'un assolo
mentre la carne freme
arde la passione
all'apice del fondersi nei sensi.
Spogliandomi il corpo dal sale
lasciai che lambissi il mio seno.
Distesa sul velluto d'oceano
come un gioco scrivevo sull'onda
con le mani ricamavo una rete
per conchiglie preziose da dare.

E stringe, la morsa del volersi
istante dopo istante
schiavi d'un'alchimia senza confini
liberi dal senno dentro le braccia forti.
Ma i gabbiani cantavano nenie
con la voce di azzurre sirene.
Ci accorgemmo che la luna piangeva,
sulla notte di una dolce follia.
S'assopisce nei petali di loto
che stordisce ancora un altro volo.
Piena di noi che ansimanti
Godiamo della nostra passione. 

mercoledì 15 ottobre 2014


I miei sensi 
sono accesi
la mia pelle freme..
.. se d’improvviso scoprissi
che tu non esisti,
che la tua esistenza
è un parto della mia mente.
In attesa dei tuoi baci
dal sapore del miele
ma ti voglio
piccante..
Che la mia realtà
è la rappresentazione letteraria
di un’altra entità,
che sono un sogno millesimale
di un soggetto sconosciuto.
Immersi adesso
tra lenzuola
come seta morbida
e poi dopo
sgualcita
da movenze d'amore
travolgenti e infinite..
continuerei a cercarti
con la semplicità lineare
dei meteoriti nello spazio
segnati dal destino
di doverci incontrare.

Passano i giorni
cambiano i tempi,
con la pioggia
con il sole,
ti lascerò,
a volte non deve
aver sentimento
il piacere, ancora una volta
lasciati andare,
quando il sole domani
sveglierà il cielo
io sparirò,
in un letto disfatto
bagnato di piccole gocce
d'immenso piacere
tra le mie labbra,
voglio portare
l'acre e dolce sapore
del tuo succo d'amore.
Fin quando il mio cuore
pulsa d'amore,
intensamente ti giuro
ti giuro che VIVO
e poi si vedrà.
Voglio gustare intensamente
ogni piccolo istante
del mio breve esistente,
quando la vita mi ha detto
stavolta ti lascio
ti lascio per sempre,
e non fare rumore,
se posso ti scaccio,
se non posso ti abbraccio
e ti stringo forte
fino a farti morire.
Io ho risposto
come un cane randagio
abbaio alla luna,
sfido la sorte
e con un sorriso ti aspetto
amica mia morte,
mi troverai VIVO,
si suda di rabbia
di fatica e d'amore,
ti prego stanotte
lasciati andare,
fammi volare. 


l'amore è un sentimento unico! fatto d'intesa, di sguardi, parole, coccole, complicità, rispetto e fiducia. la passione è l'estasi dell'unione di due essenze che si vogliono, si cercano, si bramano. il corpo è solo carne, la mente si perde, il battito accelera, tutto ciò che accade è l'esplosione dei sensi.

Soddisfa i miei sensi,
mi copre, mi stringe,
tende le sue tenebre
per proteggermi,
Stringe il mio cuore al suo petto,
e mentre lo indosso mi abbandono
al suo tocco che,
siede
sul trono della notte,
in un cielo racchiuso
in una goccia
di nebbia!
impossessandosi delle
mie carni...
Cullando la mia malinconia
con il suo delicato silenzio
davanti ad una luna insonne
che veglia le mie palpebre
schiuse..

La vedo...
Sono io quell'altra luna,
quella che traspare tra i
rami di un balcone
e che s'affaccia per
assaporare il mare.
La vedo già mentre l'altra
sorge e lei si nasconde
appena muore il giorno...
Sono io quel pensiero
che di notte rigira il capo
e come per incanto riflette
lo sguardo sul tuo petto
durante l'incanto delle ore,
tra spuma d'ebbrezza e
un'onda che travolge e
irradia..

martedì 14 ottobre 2014


Come tutti gli animali il nostro sangue si scalda a primavera, segue il fiorire dei colori e degli alberi, tutto si profuma e germoglia, dentro di noi tutto si sveglia, quella voglia matta di toccare la pelle di qualcuno e baciare il suo corpo dolcemente, in ogni angolo della sua forma, tutto si scalda e il cuore lentamente brucia il nostro sangue, ho voglia di te, chiunque tu sia, mi basta fissarti negli occhi e farti un sorriso, toccando il tuo viso, che arrossisce e brucia la mia mano, che lentamente scende giù, viaggiando su le tue forme, accarezando le tue curve, sentire il tuo odore sotto al collo, e mentre ti bacio la tua pelle si emoziona rizzando i tuoi peli, indurendo i tuoi capezzoli come fiori che sbocciano sotto quella luce incandescente che invade le tue vene, accesa è la punta della mia lingua, che come una candela riscalda la tua anima bruciando le tue cellule, lasciando il segno su la tua pelle, fammi dare sfogo alle mie fantasie, fammi diventare un perfido lucifero, che usa il tuo corpo per creare emozioni nuove, un diavolo che brucia e che ama allo stesso tempo, resta la mia femmina per una notte, è trasformerò la tua semplice anima in un quadro di perversione, un disegno scandaloso per chi guarda, una visione proibita che nessun essere umano avrebbe coraggio di raccontare.
fammi svegliare la tua anima e ti farò esplodere il sangue in un piacere infernale…

E così sei comparsa d'un tratto
in carne di video,
con sciolti capelli,
collana sul petto,
monili alle orecchie,
occhi taglienti
come filo d'acciaio
per l'anima mia.
Fin quanto potrò, amore,
nel silenzio della mia voce,
nel colore dei versi,
scendi sempre dalla tua luna
qui dove le pietre del giorno feriscono,
e le lucciole sono i filamenti
di milioni di auto in corsa.

Sorriso distratto
d'ingenua creatura
di Luna Mercuria,
di luce d'argento
che muove astri e stelle,
che compie maree e muove gli uccelli,
Regina di eventi casuali e sincronici eventi
per farmi
p e n s a r e,
s o g n a r e,
v o l a r e.
Scendi dove c’è ancora un’anima
imprigionata nel suo desiderio d’amare
e un fiore da donarti, forse l’ultimo
di questo ostile millennio,
qui dove l’abisso dell’indifferenza è orrendo
e scrosciano pianti, inascoltati,
senza fine…
Un fremito ascolto nell'anima mia
ch'entra dritto nel cuore
e paura m'assale:
ancor d'acqua l'anima mia si ricopre
come fosse Rugiada
che il dolce tepore del Sol non riesce a svanir.
Stringimi se puoi e muta il grigio
col tuo azzurro e vedrai
il mio misero stagno diventare
oceano di luce

Pioggia di felicità e raggi d’amore,
Riflessi di sorrisi invadono i sensi,
Creando misteri e ombre di calore,
Saporiti di caos a ritmi intensi.
Apri le tue mani amore,
voglio lasciarti la chiave
del mio cuore,
entra quando vuoi,
inonda il tuo profumo e
accendi i baci miei
accarezzando le mie labbra
umide, bloccandole con piume
di dolcezze e riempiendole di certezze.
Le mani, gli occhi, il cuore che batte,
Soltanto al pensiero di poterlo sfiorare,
Il cuore di cristallo che per noi combatte
Il mondo intero, -Ti amo!! vuole gridare.
Accoccolati nel mio caldo nido
perchè sarò ombra
del tuo sole e l'abbraccio
di una vellutata notte,
fino a quando attenderò
l'aurora seppellendo i tuoi
pensieri in una sfera di cristallo...
Il ritmo rallenta, il corpo è ormai stanco,
Di lotte continue, di passi sfalsati,
Di avere insidie e dubbi al fianco,
Mischiati di parole e sguardi prefissati.
Che brillino ogni mattina
affinchè nessuno oserà mai svegliarli!
Il senso di calore e benessere costante,
Svanisce in un attimo, creando il bisogno,
Di rincorrere il fantasma col viso distante,
E rivivere ancora quel maledetto sogno.

Ti graffio con le mie nere unghie appuntite… bagno le mie labbra di rosso su quei graffi e le gocce del tuo sangue intrappolate sotto le punte delle mie unghie, le faccio cadere nei miei occhi, così avrò baciato il tuo spirito e mi avrai asciugato le lacrime per il tuo amore…

Nei dintorni dell'anima

Notte senza stelle
e lacrime di cielo
nei dintorni dell’anima
senza echi di risposta
né frange di riposo.
Un orlo appena accennato
a conchiglia deformata
da impetuose correnti,
e che macina misteri,
spicchi di frutti
suicidati dal tempo
e da morsi primitivi.
Vaneggio un vento
che apra uno spiraglio
un sentiero al sole
a scioglier nebbie
illusioni ed amarezze
Vaneggio un raggio
mano sincera e amica
c’asciughi i pianti in schiera
e restituisca calore
al cuore saturo di cirri,
c’uccida la notte striata
di eroi di cartapesta
e di relitti di memoria,
che dia fretta al giorno
di destarsi
per godere la luce
e i succhi di vita,
gocce d’amore
a bagnar labbra
da cui poter
finalmente bere
e a battezzar le radici
della speranza.

sabato 11 ottobre 2014


La mia vita è fatta di contrasti.
Sempre c’è chi troverà la mia spalla dove, 
abbandonare la testa scapestrata,
affinche tu possa respirare con ardore
e a cui tu possa affidare il tuo ribelle sonno.
Ho imparato a vedere le due facce della medaglia.
E che, rapida disfatta, scompare via.
Però la sua sagoma è graziosa e sottile.
Da rimanerne rasserenata.
Nei momenti di maggior successo,
non dimentico che altri di grande dolore,
mi attendono lungo la strada,
e quando sono in piena sventura,
aspetto il sole che spunterà più avanti.
Al compagno di viaggio,
I cui occhi, sono affascinante paesaggio.
Fan sembrare breve il cammino.
Cosa ci accade?
Desidero solo silenzio e quiete,
non parlarmi di cose del passato e del futuro
non parlarmi di ieri e non andare all’indomani.
Forse siamo al mondo per cercare l’amore,
trovarlo e perderlo, più di una volta.
Con ciascun amore torniamo a rinascere,
e con ciascun amore che finisce ci si apre una ferita.
A volteggiare in un altro ballo, sempre continuo.
A quelle che sono già presi.
E che vivendo delle ore grigie.
Sono piena di orgogliose ferite.
Ma vorrei non averle tutte così incise.